Alberobello, la capitale dei trulli

La città di Alberobello è famosa in tutto il mondo per il suo iconico centro urbano a trulli, le caratteristiche costruzioni con il tetto a forma di cono.
Il nome “trulli” deriva da una parola del tardo greco che in italiano significa proprio “cupola”.

Si tratta di un esempio geniale di architettura spontanea diffuse in Valle d’Itria e un tempo usate come dimore dei contadini per conservare attrezzi agricoli; oggi, invece, per lo più come abitazioni, negozi e strutture ricettive.
Sulla sommità di ogni trullo spiccano i pinnacoli, piccole sculture in pietra imbiancate a calce e lavorate a mano.

La zona monumentale dei trulli di Alberobello, per la sua unicità e stato di conservazione, costituisce uno dei 50 siti patrimonio UNESCO disponibili in Italia.

L'origine dei trulli

La leggenda vuole che queste costruzioni a secco e senza l’impiego di malta e leganti sono nate al fine di eludere un editto del Regno di Napoli nel XV secolo che esigeva la tassa su ogni nuova costruzione urbana. Questi tipi di insediamenti, invece, erano identificate come temporanee e instabile, pertanto non assoggettabili a tassazione.
La storia, invece, ha dimostrato che i trulli sono tutt’altro che temporanei ed instabili.

Trulli e converse

Fresche d'estate e miti d'inverno

Nell’agglomerato urbano di Alberobello, oltre ai trulli, è possibile trovare un’altra tipologia di costruzione antica: le converse. Queste sono costruzioni che terminano con degli inconsueti tetti aguzzi, per favorire il deflusso delle acque e della neve, frequente d’inverno, e il loro manto di copertura è costituito da lastre calcaree (chiancarelle), che riveste una sottostante volta a botte piuttosto rialzata.

Caratteristica principale dei trulli e delle converse è il perfetto equilibrio tra clima, edificio e benessere abitativo al cambio delle stagioni, che assicura calore in inverno e temperature fresche in estate. Tale prestazione è dovuta dalla interazione di tre elementi: il tipo di materiale, lo spessore delle murature e la forma della pianta.

Cosa vedere e dove andare

Le zone di Alberobello di interesse turistico sono diverse.
Se arrivate durante il periodo natalizio e pasquale, in uno scenario unico al mondo vanno in scena il Presepe Vivente e la Passione vivente.

  • Rione Monti: distretto composto da circa 1030 trulli, fra cui I ‘trulli siamesi’, caratterizzati da doppia facciata, doppio pinnacolo, focolare basso e privi di finestre
  • Aja Piccola: borgo costituito di una rete di vicoli stretti e tortuosi
  • Trullo Sovrano: unico trullo a due piani, oggi ospita un Museo. Indirizzo: piazza Sacramento 10, 70011 Alberobello (BA)
  • Chiesa di Sant’Antonio: a forma di trullo, preceduta da un ingresso monumentale e da una scalinata sovrastata da un rosone. La chiesa ha una pianta a croce greca e delle cappelle laterali con coperture a vela, un campanile a lato. Indirizzo: via Monte Pertica,70011 Alberobello (BA)
  • La Casa d’Amore: prima casa costruita a calce nel 1797, ospita oggi l’ufficio del turismo. Indirizzo: via Monte Nero 3, 70011, Alberobello (BA)
  • Santuario di Santi Medici: dedicata ai SS. Medici Cosma e Damiano, ospita il loro reliquiario e il quadro della Madonna di Loreto. Indirizzo: piazza Curri, 70011 Alberobello (BA)
Ultima modifica di il 1 luglio 2016